Sabrina Gregori e la sua Trieste inquietanti

La Voce di Trieste - 16 febbraio 2011

Nei racconti della scrittrice triestina brivido e tensione

A volte può succedere che i sogni nel cassetto diventino realtà e un racconto scritto anni prima, abbandonato e dimenticato, si trasformi nella prima parte di un gradevole e appassionante libro: è quello che è successo a Sabrina Gregori, scrittrice triestina che lo scorso anno ha pubblicato, presso Ibiskos editore, il suo primo libro, Tre innocui deliri.

«Tutto ebbe inizio nel 2005 – ricorda Sabrina Gregori – quando, in un cassetto, trovai un racconto scritto una decina di anni prima. Erano circa sedici pagine che avevo quasi dimenticato». Quelle sedici pagine vennero riprese da Sabrina che le riordinò, le corresse e le trasformò in un racconto.

«Durante l’anno successivo – dice Gregori - scrissi il secondo racconto e infine il terzo. Feci leggere il tutto a delle persone per sapere che cosa ne pensassero e i giudizi furono positivi».

Alcuni suggerimenti di Veit Heinichen e l’avventura iniziata con sedici fogli dimenticati in un cassetto si trasforma nel primo libro della scrittrice triestina.
«Quando ho iniziato a scrivere un quarto racconto mi sono accorta che si stava sviluppando notevolmente e lentamente andava assumendo le dimensioni e le fattezze di un vero e proprio romanzo – confessa Sabrina Gregori – così ho proseguito e ora sono arrivata praticamente alla fine: il romanzo è quasi pronto e spero di riuscire a pubblicarlo in estate».
Nessuna anticipazione sul libro, ovviamente, ma siamo sicuri che ritroveremo le atmosfere di Tre innocui deliri: un mix di brivido, thriller e horror che spinge il lettore a divorare le pagine dall’inizio alla fine. Un intreccio di generi, come la stessa Gregori ammette: «È difficile inserire i miei tre racconti in un filone preciso: potremmo dire che sono horror, ma non hanno nulla a che fare con lo splatter, cioè sangue, violenza e simili. Direi che una delle caratteristiche principali della mia scrittura è la tensione, la presenza di elementi inquietanti e il fatto che situazioni ordinarie e quotidiane si trasformino, all’improvviso, in un incubo. Un’altra caratteristica è quella dell’ambientazione, che per tutti i racconti è Trieste, città che sarà presente anche nel mio romanzo».

Tra le influenze di Sabrina Gregori il nome che viene subito in mente è del maestro Stephen King, non a caso citato proprio all’inizio del libro: «Quando avevo 19 anni – ricorda Gregori – un mio amico mi prestò Le notti di Salem di Stephen King: leggendo quel libro mi sono letteralmente innamorata della sua scrittura, la sua capacità di raccontare l’evoluzione della situazioni quotidiane, il loro trasformarsi in circostanze inquietanti».

In attesa di scoprire cosa ci riserverà il romanzo di Sabrina Gregori, La Voce di Trieste ha deciso di pubblicare alcuni dei suoi racconti iniziando proprio da Privato vende appartamento 54 mq, secondo racconto del libro Tre innocui deliri.

Fabio Dalmasso